Sbigottiti: poesia e immagini

E`apparso in questi giorni su Amazon il mio libro di poesie “Sbigottiti” dove appaiono ventisette poemi, per lo più inediti, composti negli ultimi anni nel mio rifugio navarro.

La Treccani definisce “sbigottito” come colui che è “profondamente colpito per la meraviglia” ed è proprio questa sensazione che ho cercato di esprimere con queste poesie. Vorrei continuare a vivere fino all’ultimo dei miei giorni meravigliandomi continuamente di qualcuno o di qualcosa, guardando un albero accarezzato dal vento, il mare borbottando i suoi racconti o gli occhi di un bambino aperti sul cielo.

Con l’aiuto di mia figlia Sara, ho cercato di interpretare anche visualmente tali sensazioni, abbinando una scelta di nostre fotografie originali.

Infine, si avvisano i lettori che questi son versi destinati ad essere letti e declamati a voce alta, nella pura tradizione del Futurismo e come afferma esplicitamente l’insigne Lupe.

“L’importanza della “parola detta” nel compiersi dell’evento creativo: non (o non solo) gesto ludico d’istrione, ma indispensabile mediazione a dare vita vera (seppure effimera: come è dell’arte che non vuole diventare classica) alla parola scritta del poeta futurista.” – Luigi Pennone (Lupe) – Prefazione alle poesie di Farfa (Savona, 1970)

Alcune pagine di “Sbigottiti”

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